giovedì 27 marzo 2014

Joshua Hoffine... l'horror in uno scatto.




Voglio approfittare di questo piccolo trafiletto per 2 motivi:
1-    ho letto di questo fotografo specializzato in fotografie particolari su una rivista a me ( e non solo) molto gradita che, purtroppo, ha già chiuso i battenti dopo appena 4 numeri: Horror Time. A farlo apposta, quando salta fuori qualcosa di interessante che mi piace, taaaac, sparisce subito o non dura tanto, un po’ come con le serie tv ma questo è un altro discorso.Perciò APPELLO a chiunque fosse coinvolto nella creazione e pubblicazione della suddetta rivista vi prego, se mai leggerete questo articolo, NON ABBANDONATE LA SPERANZA e continuate a pubblicarla.
2-    Ovvio, lui Joshua Hoffine e il suo particolare lavoro creativo. Nell’epoca degli effetti speciali digitali sempre più perfetti, computer grafica strabiliante e della scultura 3D ( si esatto ragazzi esiste anche quella), un fotografo che lavora utilizzando ancora i vecchi cari metodi analogici per i suoi scatti può suonare strano. Eppure in tutti i suoi lavori, al di là della composizione estetica, si può vedere e rintracciare quello spirito un po’ goliardico che fa da richiamo al cinema horror 70\80; quello dei classici per intenderci, a cavallo tra finzione spaventosa e trucco palese. Devo dire, da semplice profano di arte fotografica, che la messa in scena di questo talentuoso fotografo è molto particolare e ben riuscita. Guardando i suoi scatti ho l’impressione che il signor Hoffine intenda, in un qualche modo attraverso piccoli dettagli, voler raccontare storie diverse legate ai classici cliché del genere in questione. Mi ha colpito molto un tema che ricorre in ogni suo scatto: L’infanzia, rappresentato dalla presenza dei bambini protagonisti negli scatti. Elemento molto indicativo, quasi come se Hoffine volesse proprio dichiaratamente riportare l’horror alla sua forma più pura e semplice: il classico tema del babau nell’armadio, ripulito da quegli elementi adulti e cervellotici che ormai contaminano questo genere in tutte le sue forme. Bene vi lascio alle foto che mi sono particolarmente piaciute, (si lo so ho un lato da brivido), sia per il tema che la messa in scena.

Fotofinish a tutti.
                
Alla prox              

Teo











venerdì 14 marzo 2014

Uno, due, tre...



Salve artigliati appassionati di cinema e dintorni; altra settimana, altro appuntamento con il ieri e oggi a confronto. Questa volta parlo di un altro rifacimento, o remake, di un classico: NIGHTMARE!!

Si lo so, potreste dirmi che così è troppo facile, come sparare sulla croce rossa. Avete ragione ma se al di là dell’oceano continuano a sfornare pallide pseudo-copie delle glorie cinematografiche passate, il confronto diventa doveroso. Per carità niente di melodrammatico stile fine del mondo, anche perché non sempre i film rifatti sono completamente da buttare, qualcosa ogni tanto si salva. Non è questo il caso purtroppo.

E qui riparte la solita tiritera tipo quello nuovo non spaventa, troppa computer grafica, tensione zero ecc… Per limitare diciamo la parte noiosa, cioè l’interminabile lista di difetti (e la pellicola ne possiede tanti), mi limito ad esporre quello che più mi ha fatto inorridire ( addirittura!), tanto che al cinema stavo per alzarmi dalla sedia e gridare: “NOOOO perchèèèè!!!”.

E daiii. Perché il mostro, l’uomo nero o chi per esso, deve essere analizzato psicologicamente?? Perché ci deve essere la spiegazione sociale traumatica dietro le sue azioni?? Che palle!!!

Così facendo perdo il mistero, la suspense e tutto il fascino del male che il personaggio rappresenta nel film. Vero è che su questo discorso bisogna guardare caso per caso, perché a volte certi tipi di storie, personaggi o messe in scena vanno spiegati onde evitare il crollo totale della pellicola. In questo caso NO! Nell’originale c’era l’idea dell’uomo malato, assassino e stupratore di bambini ucciso dalla comunità proprio per i suoi crimini noti a tutti gli abitanti del luogo. Presentata l’idea, il film lasciava che fosse lo spettatore a creare il background del personaggio senza tutta la solfa dell’  “infanzia traumatica, divento cattivo coi bimbi come lo è stato papi con me!!”. Così ci si concentrava sulla sua presenza terrificante senza il bisogno di chiedersi perché il personaggio facesse quello che fa nel film, cioè il cattivo. Peccato che gli horror di oggi non rammentino più le regole sacrosante di cinema dettate da SCREAM. Tra i miei amici c’è chi vuole sempre la spiegazione a tutti i costi; per me, a volte, così facendo li si rovina. OK chiudo con un paio di chicche della pellicola che ho trovato comunque positive:

Chicca 1- Il trucco di Freddy e in generale del film reso bene in alcune scene

Chicca 2- La parte di Kris; grande attrice, bella e molto brava, peccato per la parte troppo breve. Comunque per me resterà sempre RUBY!



Incubi d’oro a tutti



Teo  






lunedì 3 marzo 2014

Qualche concorso all'orizzonte...


 ... nel web se ne trovano di svariati e per tutti i gusti. Dall'illustrazione al fumetto, musicali, fotografici basta trovare quello che più si avvicina alle nostre possibilità e non resta che buttarsi.
Ne ho trovato uno molto carino dal titolo:That’s a Mole! e si ispira all’edificio più importante e iconico di Torino: la Mole Antonelliana.
Tutti possono partecipare. Lo scopo è di creare un’illustrazione che rielabori in modo originale la Mole, partendo dalla sua forma di base, seguendo le indicazioni all’interno del bando.
Le candidature dovranno pervenire entro il 18 aprile 2014 e, in seguito, una giuria qualificata selezionerà:
  • la proposta vincitrice del bando, per la quale sarà assegnato un premio di 1.000 €
  • altre 24 proposte che, insieme alla vincitrice, saranno esposte nel centro di Torino in occasione dei festeggiamenti di S. Giovanni del 24 giugno
Se non altro un tema alternativo... ora non vi serve che un po di coraggio ;) 

Per maggiori info vi lascio al link qui sotto.

http://thatsamole.com/online/index.php/it


Yuri