martedì 22 aprile 2014

Dottorato per videogiochi




A Seattle, da 25 anni, (e sottolineo 25!!), esiste un’università che insegna come creare le killer applications. Per i profani di computer come me queste due parole non significano nulla, ma per chi è un po’ afferrato in materia possono voler dire molto. In pratica si parla di applicazioni sviluppate per software di computer. Quindi, direte voi, la novità?
La novità è che questa università ti insegna a creare e lavorare a livello professionale nell’ambito attivo dell’industria video ludica ( i non NERD possono smettere di leggere ). Niente di sprovveduto o di campato in aria, perché in questo istituto, DigiPen è il nome, ci si prepara tecnicamente sia a livello teorico che pratico. L’uomo che ha ideato e realizzato questo importante progetto si chiama Claude Comair, due lauree in architettura ed ingegneria ambientale e ha contribuito alla realizzazione di due giochi per  GameCube: 1080° Avalanche e Ware Race: Blue Storm. Ad oggi gli aspiranti sviluppatori del domani sono 1500 nella sola Seattle. Ma la DigiPen ha anche vari campus associati sparsi un po’ per il mondo: Redmond, Washington, Singapore, Bilbao ( il più vicino a noi). Aperta dal 1996 vede il primo laureato in 3D Computer Animation 3 anni più tardi e un crescendo di iscritti sempre maggiore. Si lo so cosa state pensando: a Seattle!!! Un po’ fuori portata per molti. Ma anche se non sembra, pure nel nostro bel paese, sempre indietro in tutto rispetto agli altri, qualcosa comincia a smuoversi in questo ambito. L’unica cosa concreta, per ora, in questo campo è rappresentata dall’AIV ( Accademia Italiana Videogiochi) che ogni anno propone agli studenti corsi di Grafica e Programmazione. Chiunque sia interessato ad entrare in questo settore deve comunque fare attenzione perché la maggior parte delle software house qui in Italia sono finanziate privatamente.Ma se questo non vi spaventa non mi resta che lasciarvi con un risicato elenco delle migliori scuole del paese e un grande in bocca allo Snake!!

Alla prox

Teo 








 



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